Da quando Jacques Mayol, il padre dell’apnea moderna, l’ha introdotto nello sport negli anni ’60, lo
yoga è diventato una parte centrale dell’allenamento per le immersioni.
In particolare, Mayol ha diffuso le tecniche del Pranayama yoga che rilassano la mente attraverso la
respirazione controllata. Utilizzando questi esercizi, Mayol è stato in grado di rallentare il suo
metabolismo e controllare la frequenza cardiaca a piacimento.

Da allora, l’utilizzo dello Yoga come supporto fondamentale per le immersioni subacquee è ormai
diventato quasi normale, sono infatti numerose le immagini di apneisti immortalati sott’acqua nella
posizione del loto. Al di là dell’aspetto scenografico, ci sono ottime ragioni per cui le tecniche di
yoga sono considerate così utili per l’apneista.

A questo proposito, il team di RespiriAmo Yoga® ha elaborato il metodo Deep Yoga®. Esso
permette di aumentare la consapevolezza del corpo, il controllo del respiro e della mente ed è
studiato appositamente per migliorare le prestazioni sia degli apneisti, che degli sportivi in generale,
che si tratti di principianti o esperti.

Le tecniche utilizzate nel nostro metodo, sono convalidate dai moderni progressi delle neuroscienze
e della psicologia dello sport. I benefici di tale disciplina, se applicata correttamente, sono
riscontrabili sin da subito.

Nella fattispecie, la pratica completa del Deep Yoga® che noi proponiamo, può essere suddivisa in
4 aree principali:
La parte fisica legata alle posizioni (Asana), respiratoria (Pranayama), psicofisica ed energetica
(Bhandas) e infine quella meditativa (Dhyana).
Vediamole nel dettaglio:

Asana:

A livello puramente fisico, la pratica degli asana ci dà forza, flessibilità e una buona attivazione
degli schemi motori posturali. Questo conduce a un movimento fluido e meno dispendioso in
acqua, il che significa tempi di fondo più lunghi e livelli di comfort più elevati. Una parte
importante è dedicata ad un lavoro specifico sul diaframma e ai suoi antagonisti, attraverso esercizi
mirati di trazione addominale ed espansione della gabbia toracica, finalizzati al raggiungimento del
massimo potenziale respiratorio consentito;

Pranayama:

Il lavoro sulla parte fisica consente di allungare al massimo i tempi della respirazione affinché si
raggiunga un perfetto equilibrio neurologico e quindi una condizione di quiete. Pranayama è la
scienza del controllo del respiro e dello sviluppo della consapevolezza sottile, attraverso varie
tecniche.
Una maggiore consapevolezza e controllo del respiro è uno strumento prezioso per sviluppare
fiducia e rilassamento in acqua.

Bhandas:

Queste azioni psicofisiche ed energetiche, Uddhyana bhanda in particolare, aumentano fra l’altro la
robustezza e la flessibilità toracica per prepararsi alla pressione di immersioni più profonde al di
sotto del volume residuo. Aiutano anche a sviluppare un maggiore controllo sul sistema nervoso e una più profonda consapevolezza del proprio corpo. Questo permette all’apneista di mantenere la
calma interiore anche in situazioni complesse.

Meditazione:

Come si può facilmente intuire, c’è un enorme aspetto mentale nell’apnea, in special modo riguardo
ai principianti. La capacità di rilassarsi è estremamente importante per l’apneista, per garantire
immersioni più divertenti, sicure e più lunghe. I gradini precedenti, conducono ad una naturale
concentrazione e all’attenzione sul qui e ora, grazie a cui è possibile apprendere le abilità motorie
più velocemente e a sviluppare la fiducia necessaria per l’esecuzione di una performance ottimale

L’arte di controllare la mente è un biglietto per la libertà, per vivere pienamente il dono della vita e
per approfondire la connessione con essa. Il respiro e il corpo, se usati in modo appropriato, sono
gli strumenti utilizzati per aprire la strada a tale libertà. Che si tratti di apnea o di qualsiasi altro
sport, collegando e integrando queste attività alla pratica dello yoga, si acquisiscono le abilità di cui
si ha bisogno per iniziare la propria ricerca interiore, imparare a controllare la mente e iniziare a
tuffarsi profondamente nella vita. In un mondo in cui la confusione predomina, diventa
fondamentale guardarsi dentro per individuare lo spazio di cui si ha bisogno e imparare a trovare la
pace in mezzo al caos crescente. L’apnea e lo yoga sono le chiavi per aprire la porta dello spazio
interiore ed iniziare un viaggio dentro sé stessi alla ricerca della pura gioia.

Per concludere, con la pratica costante, attraverso vari step, in primis un lavoro mirato sul
diaframma respiratorio e un’attenzione scrupolosa alla perfetta sincronia tra il movimento e il
respiro, si diventa capaci di sfruttare appieno le potenzialità latenti, senza tuttavia oltrepassare i
propri limiti, mantenendo l’autocontrollo necessario al fine di poter affrontare l’apnea con la giusta
attitudine e maturità prestazionistica.

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