Che cos’è l’HariKi Yoga?
Ogni respiro scioglie un velo. Ogni movimento riconduce alla tua essenza.
L’HariKi Yoga è una disciplina evolutiva che unisce tradizione e metodo, pensata per chi cerca un cambiamento reale e profondo nella propria vita.
Non è solo una pratica yoga, ma un’esperienza trasformativa che agisce su tutti i livelli dell’essere: corpo, energia, emozioni, mente e spirito. Un percorso che libera progressivamente dai condizionamenti e riporta la coscienza alla sua natura originaria, aprendo le porte a una consapevolezza più autentica.
A differenza dello yoga moderno, spesso limitato all’aspetto fisico, l’HariKi Yoga è stato sviluppato per stimolare il sistema parasimpatico e favorire una risposta vagale equilibrata, generando uno stato profondo di benessere, centratura e armonia.
È un metodo strutturato e accessibile, che invita a rallentare, ascoltare e riscoprire sé stessi, offrendo strumenti concreti per affrontare la complessità del presente.
Non è uno yoga da imparare. È uno yoga da vivere.
Il primo passo è sentire che è il momento.
Il resto, accade.
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Un progetto nato per diffondere il metodo HariKi Yoga e i suoi benefici su corpo, mente e spirito.
Perché scegliere il metodo HariKi Yoga?
Basato sulla fisiologia – Non è una sequenza casuale di movimenti, ma un metodo scientificamente strutturato.
Adatto a tutti – Non è necessario avere esperienza, il metodo è progressivo e sicuro.
Migliora il benessere psicofisico – Agisce sul respiro, sul sistema nervoso e sulla postura in modo integrato.
Risultati misurabili – I benefici possono essere verificati tramite strumenti come l’HRV.
Un’esperienza trasformativa – Porta a una maggiore consapevolezza e a un equilibrio duraturo.
I 4 principi fondamentali:
1. Raggiungimento delle posizioni in più tempi → La progressione controllata favorisce il rilassamento muscolare e l’adattamento dei tessuti connettivi profondi.
2. Perfetta sincronizzazione tra movimento e respiro → Il respiro è il riferimento costante; ogni movimento avviene in coordinazione con le fasi respiratorie, ottimizzando la risposta neurofisiologica.
3. Attenzione scrupolosa ai rientri dalle posizioni → Uscire da una postura con consapevolezza è essenziale per evitare microtraumi articolari e stimolare la propriocezione. Il rientro avviene in più fasi, seguendo il ritmo del respiro.
4. Ripristino delle funzionalità respiratorie → Il cuore del metodo è il lavoro sul diaframma, struttura centrale nella regolazione del tono vagale e nella modulazione delle risposte allo stress, attraverso l’uso mirato di esercizi specifici.